Servizio civile a 360°: non c’è spazio per le specie invasive

Grazie al clima e ai paesaggi naturali, il Cantone dei Grigioni è una meta molto amata dagli amanti dello sport e del relax, ma anche un habitat ideale per le specie vegetali non autoctone. Queste specie, che provengono da zone lontane e spesso da altri continenti, vengono introdotte più o meno intenzionalmente e si moltiplicano a discapito delle specie autoctone (maggiori informazioni sul sito dell’Ufficio dell’ambiente UFAM). Questo fenomeno costituisce una minaccia alla biodiversità e come tale va contrastato. «La strategia del Cantone dei Grigioni consiste nel combattere le specie esotiche invasive, anche tramite misure urgenti» spiega Sascha Gregori dell’Ufficio per la natura e l’ambiente dei Grigioni (UNA), nonostante in Svizzera non esista un obbligo diretto. Queste iniziative vengono lanciate, organizzate e monitorate da Cantoni, Comuni o associazioni ambientaliste.

L’UNA agisce per impedire che determinate specie alloctone si diffondano acuendo problemi già presenti come «effetti negativi sulla salute pubblica, danni alle infrastrutture, ma anche una minor tutela degli investimenti, ad esempio nel caso delle rivitalizzazioni dei corsi d’acqua», spiega Gregori, che aggiunge «la prima fase del contrasto alle specie invasive in genere è anche la più laboriosa» e poiché spesso i fondi a disposizione sono scarsi, bisogna essere flessibili ed efficienti. L’UNA impiega dunque squadre di civilisti per attuare le sue misure urgenti: «aiutiamo i Comuni da quasi dieci anni ormai e il contributo dei civilisti è molto importante».

Ultima modifica 06.06.2018

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Servizio civile a 360°

In questa serie di post parleremo dei civilisti dal punto di vista degli istituti d’impiego. Perché vengono impiegati? Quali sono le loro mansioni? Qual è lo scopo della loro attività? Servizio civile a 360° offre una panoramica sulla grande varietà degli impieghi.

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