Gli impieghi dei civilisti possono essere gestiti con facilità su E-ZIVI. Qui è possibile registrare tutti i giorni di lavoro, non lavorativi, di malattia, le congedo e di vacanza per il periodo d'impiego stabilito.
Orari di lavoro
L’istituto d’impiego concorda gli orari di lavoro dettagliati con il civilista durante l’incontro per la compilazione della convenzione d’impiego. Il grado di occupazione del civilista è sempre del 100 %: non è possibile effettuare impieghi a tempo parziale. Il civilista, inoltre, non può concordare con l’istituto degli straordinari che recupererà sotto forma di giorni liberi supplementari. L’istituto deve controllare che tali regole vengano rispettate.
Se il civilista accumula ore supplementari può compensarle durante
l’impiego. L’accumulo sistematico di ore per disporre di ulteriori
giorni di ferie è invece vietato. In caso di dubbi, si raccomanda di
consultare la legge e l’ordinanza sul servizio civile.
Giorni di servizio computabili
I giorni di servizio computabili sono:
- gli impieghi a titolo di prova e le procedure di valutazione (assessment) nel corso degli impieghi all’estero;
- i giorni di viaggio all’inizio e alla fine di un impiego;
- i giorni di malattia (se l’assenza dura più di un giorno, certificato medico che copre tutti i giorni di assenza) ;
- i giorni di vacanza;
- i giorni non lavorativi concessi solitamente dall’istituto (ad es. fine settimana e festivi, anche durante o a ridosso delle vacanze aziendali);
- i giorni di congedo autorizzato durante i quali il civilista lavora ancora almeno 5 ore nell’istituto;
- i giorni di lavoro durante i quali il civilista recupera ore supplementari;
- i giorni in cui il civilista, non per sua colpa, non può lavorare (motivi diversi dalla malattia e dall’infortunio); il congedo autorizzato non rientra in questa categoria;
- i corsi di formazione (i giorni di formazione devono essere indicati nella notifica dei giorni di servizio come giorni di congedo).
Giorni di servizio non computabili
- i colloqui individuali presso il centro regionale o gli istituti d’impiego;
- i giorni di congedo autorizzato;
- i giorni di lavoro in cui l’istituto è chiuso (es. vacanze aziendali) e in cui il civilista non può prendere vacanza (i fine settimana durante il periodo di chiusura dell’istituto vanno registrati come giorni non lavorativi);
- le assenze non autorizzate;
- gli esami medici preliminari previsti per gli impieghi all’estero.
Se il civilista non lavora per più di un giorno causa malattia o infortunio deve giustificare il motivo dell’assenza con un certificato medico. Quest’ultimo deve essere allegato alla notifica dei giorni di servizio. Attenzione: per gli impieghi in colonia vigono regole specifiche.
In caso di dubbi si prega di rivolgersi al proprio centro regionale.
Obbligo di pagamento dei tributi
Secondo la legge sul servizio civile l’istituto d’impiego è tenuto a pagare i tributi: in questo modo garantisce la neutralità concorrenziale e di mercato ed è incentivato a impiegare al meglio il civilista. Il promemoria sull’obbligo di pagare tributi contiene tutte le informazioni necessarie e una panoramica dei costi.
Vitto e alloggio
Se l’istituto d’impiego non è in grado di garantire un alloggio al civilista deve versare alla Confederazione 8.20 franchi per ogni giorno di servizio computabile.
Se non può garantire neanche il vitto, deve versare un supplemento a questo tributo pari a 3.90 franchi. Se l’istituto non è in grado di garantire né il vitto né l’alloggio, il supplemento ammonterà a 12.20 franchi. Al civilista vengono inoltre versate le seguenti indennità per ogni giorno computabile:
- 4 franchi per la colazione;
- 9 franchi per il pranzo;
- 7 franchi per la cena.
Eccezione: l’istituto d’impiego non versa indennità al civilista per la colazione del primo giorno e la cena dell’ultimo giorno di servizio civile. Oltre al vitto e all’alloggio l’istituto d’impiego verserà al civilista un importo di 7.50 franchi per ogni giorno computabile, previsto per le piccole spese.
Agevolazioni e spese
Durante il periodo di impiego il civilista non può lavorare per l’istituto né più del previsto né dietro compenso. L’istituto, inoltre, non può concedere altre agevolazioni (giorni liberi, premi, compensi in natura, ecc.), ma non avrà altre spese oltre ai rimborsi previsti dall’obbligo di pagare i tributi e dalla convocazione.
Ultima modifica 05.03.2024